LAF: acronimo di Laminatoio a freddo. La Laf era la palazzina nella quale negli anni ‘90 i proprietari e i dirigenti dell’Ilva di Taranto decisero di confinare gli impiegati che si erano opposti alla “novazione” del contratto, cioè al declassamento a operai. Non potevano licenziarli, perciò li sbattevano alla Laf, a non fare niente. Chi sta seduto sulle scale, chi balla, chi gioca: frustrazione, delusione, qualche tentativo di denuncia, qualche spia, forse. Michele Riondino esordisce nella regia (e sceneggiatura) con un film dal solido impianto civile e dagli echi grotteschi e arrabbiati che rimandano a La classe operaia va in paradiso di Elio Petri: nel surreale nulla della palazzina non si può non ridere, di amarissima disperazione. Insieme a Riondino, Vanessa Scalera ed Elio Germano, in un ruolo che ricorda i personaggi paranoici di Volonté.
REGIA: Michele Riondino
NAZIONE: Italia
ANNO: 1961
DURATA: 98′
CAST: Sandro Panseri, Loredana Detto, Tullio Kezich, Guido Spadea, Mara Revel, Corrado Aprile, Guido Chiti, Bice Melegari
—
L’evento rientra nella rassegna Work in Progress