CONFESSIONS OF A YOUNG AMERICAN HOUSEWIFE di Joe Sarno
USA, 1974, 105′, v.o.
Pioniere del genere cinematografico definito ‘sexploitation’, del quale è maestro indiscusso, ad un certo punto della propria carriera di regista Joseph Sarno virò verso il porno, probabilmente per ragioni squisitamente economiche più che per scelta artistica, tanto che per evitare di associare il proprio prestigioso cognome al circuito delle luci rosse, per firmare questi film adottò degli pseudonimi.
Dunque, come può dirsi per pochissimi altri registi a luci rosse, a lui si deve un cinema hard di spessore, drammatizzazione e contenuto.
Egli è infatti quasi sempre riuscito a mettere al centro delle sue trame l’intrigante tema degli stati ansiosi derivanti dalle problematiche legate alla sessualità e in particolare, del bisogno più o meno inconscio di ogni individuo di sviluppare la propria identità sessuale malgrado tutto e tutti.