CITTA’ APERTA. VITA CULTURALE A ROMA DAL ’44 AL ’68 di Gianni Borgna e Anrtonio Debenedetti (2008, 100′)

Data di inizio
20 Febbraio 2015
Data di fine
20 Febbraio 2015
Categoria
    Archivio
Stato
Concluso

CITTA’ APERTA. VITA CULTURALE A ROMA DAL ’44 AL ’68 di Gianni Borgna e Antonio Debenedetti
(2008, 100′)

“Città aperta” è la Roma appena uscita dalla guerra. La Roma degli alleati e del boogie-woogie, dei “paisà” e degli “sciuscià”, di De Sica e di Rossellini. La Roma della Magnani e di Fabrizi, dei salotti e dei cenacoli culturali, delle osterie e dei caffè letterari, del “Mondo” e degli Amici della Domenica. La Roma delle prime visioni di Visconti all’Eliseo, delle dispute tra realisti e astrattisti, di Palma Bucarelli e di Renato Guttuso. La Roma di Flaiano e Maccari, di Cardarelli (con il cappotto anche in agosto), de Il bell’Antonio di Brancati e dei Racconti di Moravia, di Gadda, della Morante e di Pasolini. E poi la “Hollywood sul Tevere” tra via Veneto e Cinecittà, la “capitale corrotta” del caso Montesi e della speculazione edilizia. La città del Sistina e della moda ma anche dell’Anno Santo, del Rugantino e della “Dolce vita”, di Fellini e di Antonioni, di Bassani e di Soldati. La Roma de Il sorpasso e della Rca, della Compagnia dei Giovani e del Gruppo ’63, di Parise, di Schifano e della Scuola di Piazza del Popolo. La Roma della scienza e dello “scandalo Ippolito”. La città bella e possibile dove tutti si incontrano con tutti, con una gran voglia di lasciarsi alle spalle le miserie e i drammi della guerra.

È questa la Roma multiforme e scintillante raccontata da Gianni Borgna nel suo documentarioCittà aperta. Vita culturale a Roma dal ’44 al ’68 e che appare, in modi e forme diverse, nei due film proposti in questa giornata,Le notti di Cabiria e Una vita difficile, mirabili contaminazioni fra l'”alto” e il “basso”, attraverso l’incontro-scontro di personaggi appartenenti a classi sociali diverse, che vengono tutti risucchiati dal clima felice di quegli anni, salvo poi subire o rivendicare la propria diversità. Due film che rispecchiano un’epoca in cui realtà e mitologia si confondono, alimentandosi a vicenda, e in cui appare possibile che una prostituta trascorra una notte nella villa di un celebre attore, come avviene ne Le notti di Cabiria, o sia possibile a un modesto giornalista farsi strada in un mondo apparentemente dorato, dove, però, anche la celebrità ha un suo prezzo, come in Una vita difficile. E dove anche la cultura, spesso, è al servizio di altri interessi.

 

Evento in collaborazione con l’Istituto Luce

  • Data di inizio
    20 Febbraio 2015 18:00
  • Stato
    Concluso
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