La dolce vita di Federico Fellini (Italia, 1960, 178’) con presentazione con Sandra Milo e Pino Strabioli 

Data di inizio
23 Settembre 2021
Data di fine
23 Settembre 2021
Categoria
    Archivio
Stato
Concluso

Presentazione con Sandra Milo e Pino Strabioli

La dolce vita di Federico Fellini (Italia, 1960, 178’)

Con Marcello Mastroianni, Anita Ekberg, Anouk Aimée, Yvonne Furneaux, Magali Noël, Alain Cuny, Annibale Ninchi, Walter Santesso, Valeria Ciangottini, Mino Doro, Audrey McDonald, Jacques Sernas, Polidor, Lex Barker, Laura Betti, Enzo Cerusico, Adriano Celentano, Riccardo Garrone, Nadia Gray, Giuliana Lojodice, Umberto Orsini e Liana Orfei.

Considerato uno dei capolavori di Fellini e tra i più celebri film della storia del cinema, fu vincitore della Palma d’oro al 13º Festival di Cannes e dell’Oscar ai migliori costumi. Al centro di una storia erratica, fatta di quadri e situazioni che si concatenano secondo un simbolismo solo apparentemente   trasparente, c’è Marcello Rubini, un giornalista specializzato in cronaca mondana che coltiva l’ambizione di diventare un romanziere. Il film, ambientato a Roma, lo segue attraverso una serie di episodi – di cui egli, grazie anche al suo lavoro, è protagonista o testimone privilegiato – che offrono una rappresentazione di vari aspetti della vita apparentemente gratificante del jet-set della città, con i suoi riti, le sue nevrosi e i suoi drammi. Le riprese del film che fa da spartiacque a due generazioni del cinema italiano cominciarono – secondo il diario di Tullio Kezich – il 16 marzo 1959 alle ore 11:35 dirette dall’aiuto regista Gianfranco Mingozzi e si conclusero nell’agosto 1959. In sei mesi furono girati circa 92.000 metri di pellicola, che nell’edizione definitiva vengono ridotti a 5.000. Ne furono montate 4 ore poi ridotte a 3 con dei tagli voluti quasi interamente dall’autore. Gran parte delle scene furono girate in studios cinematografici; furono allestiti circa 80 set diversi. In alcuni casi si dovette procedere alla creazione di una ricostruzione fedele, come le scene di Via Veneto, realizzate al Teatro 5 di Cinecittà per ovviare all’inclinazione della strada originale.

Nonostante le fosche previsioni del primo produttore (Dino De Laurentiis che poi cedette il passo ad Angelo Rizzoli e Giuseppe Amato) e del distributore, dopo quindici giorni di proiezione il film aveva già coperto le spese del produttore (circa 540 milioni di lire). Dopo tre o quattro settimane era in vista del miliardo di lire e dopo due mesi di programmazione gli incassi superarono il miliardo e mezzo. Secondo il sito IMDB l’incasso negli Stati Uniti fu pari a 19.571.000 dollari di allora, più altri 8.000.000 di dollari derivanti dal noleggio. Alla fine della stagione cinematografica 1959-60 risultò il maggior incasso dell’annata in Italia con 2.271.000.000 di lire dell’epoca.

Al di là dei meriti artistici, La dolce vita fu un autentico fenomeno di costume, a partire dal pullover indossato da Marcello Mastroianni da allora ribattezzato “dolcevita”. Dalla parodia di Totò e Peppino girata l’anno dopo negli stessi studi di Cinecittà alle scoperte citazioni di Woody Allen (Manhattan e Celebrity), fino a La grande bellezza di Paolo Sorrentino, sono moltissimi i rimandi e le influenze riscontrabili nel cinema dopo l’apparizione di questo capolavoro. Si ringrazia per la disponibilità Mediaset che ha restaurato il film nell’ambito del progetto “Cinema Forever”.

  • Data di inizio
    23 Settembre 2021 18:00
  • Stato
    Concluso
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