In apertura, saluteranno il pubblico italiano i rappresentanti dell’Académie des César insieme a tutti i registi premiati dalle Accademie del Cinema di tutto il mondo.
ALIKE di Daniel Martínez Lara & Rafael Cano Méndez
Spagna, 8’, Animazione, v.o. con sott
GOYA 2016 per il Miglior Cortometraggio d’Animazione
Nella sua vita ordinata e regolare, Copi cerca anche di accompagnare suo figlio Paste verso le scelte migliori. Ma qual è la strada giusta da seguire?
Un bellissimo film d’animazione che ridà speranze e colori alla vita.
STUTTERER (BALBUZIENTE) di Benjamin Cleary
Stati Uniti, 13’, Fiction, v.o. con sott
OSCAR 2016 per il Miglior Cortometraggio di Fiction
Greenwood è un tipografo solitario vittima di gravi disturbi di elocuzione. Quando Elia, con cui discute da diversi mesi su internet, gli propone di incontrarsi, Greenwood è obbligato a misurarsi con la sua più grande angoscia.
Tra dubbi, paure e romanticismo, il primo film di Benjamin Cleary mette in scena una commedia drammatica senza concessioni.
HOME SWEET HOME (CASA DOLCE CASA) di Katrine Philp
Danimarca, 27’, Documentario, v.o. con sott
ROBERT 2016 per il Miglior Cortometraggio Documentario
Salimah, una bambina di 10 anni dalla Malesia, raggiunge suo padre e sua sorella maggiore in Danimarca, dove questi ultimi sono immigrati da 9 anni.
“Casa dolce casa” racconta molto di più della scoperta di un nuovo paese e di una nuova cultura: è il nuovo sorprendente rapporto di una ragazzina con la propria famiglia. Con le sue speranze e le sue inquietudini.
TWAAGA di Cédric Ido
Burkina Faso, 30’, Fiction, v.o. con sott
AMAA 2015 per il Miglior Cortometraggio
Burkina Faso, 1987. Manu, un bambino che adora i fumetti, non allontana di un centimetro dal fratello maggiore Albert. Quando quest’ultimo decide di sottoporsi a una cerimonia di magia, Manu si rende conto che esistono dei poteri veri e propri che gli permettono di competere con quelli dei super-eroi.
Attraverso lo sguardo innocente del suo giovane protagonista, Cédric Ido racconta la storia del Burkina Faso e della sua rinascita anti-imperialista avviata da Thomas Sankara.
MY FATHER’S TRUCK (IL CAMION DI MIO PADRE) di Mauricio Osaki
Brasile, 16’, Fiction, v.o. con sott
GRANDE PRÊMIO DO CINEMA BRASILEIRO 2015 per il Miglior Cortometraggio di Fiction
Mai Vy ha 10 anni e non vuole andare a scuola: preferisce accompagnare suo padre, conducente di un pullman di trasporto collettivo. Nella campagna del Vietnam del Nord la bambina sarà presto costretta a confrontarsi con i limiti della morale e con la dura realtà della vita.
Attenzione: alcune scene, soggetti o immagini potrebbero urtare la sensibilità del pubblico.
THRILLER di Giuseppe Marco Albano
Italia, 16’, Fiction
Premio DAVID DI DONATELLO 2015 per il Miglior Cortometraggio
A Taranto, Michele ha un sogno: ballare alla televisione come il suo idolo Michael Jackson.
Il giorno del suo primo provino suo padre non può accompagnarlo: deve restare in fabbrica a causa di una mobilitazione. Se vuole realizzare il suo obiettivo, Michele deve assolutamente tenere duro.
Nel film di Giuseppe Marco Albano convivono con ironia le difficoltà economiche e sociali degli adulti e il sogno di un bambino.
BUNKER (IL BUNKER) di Vibeke Heide
Norvegia, 30’, Fiction, v.o. con sott
AMANDA 2015 per il Miglior Cortometraggio
Monika cerca di riallacciare i rapporti con Irene, una sua cara amica d’infanzia. Un’escursione in un vecchio bunker tedesco rivelerà però che le tensioni e i disaccordi del passato non sono stati cancellati.
Un film amaro sulla fragilità delle relazioni d’amicizia.
FIG di Nicolas Kolovos
Grecia, 13’, Fiction, v.o. con sott
HELLENIC FILM AWARD 2016 per il Miglior Cortometraggio
Sul letto di morte, Eleni non chiede che una cosa: un fico. Suo marito, il vecchio Kostos, si avvia verso l’albero di fichi più vicino, ma nel cogliere il frutto tanto desiderato si storce il piede. È così che ha inizio la lotta del marito contro una natura impietosa e un destino ironico.
Un film su un’emozionante prova d’amore.
ROCKMOUNT di Dave Tynan
Irlanda, 13’, Fiction, v.o. con sott
IFTA 2015 per il Miglior Cortometraggio di Fiction
Cork, Irlanda, 1982. Il giovane Roy Keane, dall’alto dei suoi 11 anni, cerca di integrare la squadra di calcio Rockmount. È più piccolo, più basso e più fragile dei suoi compagni di squadra. Tutto sembra remargli contro, e invece…
Un’intensa lezione di figh spirit all’irlandese, ispirata all’infanzia del celebre capitano della squadra nazionale.
RAMONA di Andrei Creţulescu
Romania, 21’, Fiction, v.o. con sott
GOPO 2016 per il Miglior Cortometraggio
Una ragazza. Una macchina. Una notte. Nessuna coincidenza.
In 20 minuti e qualche piano sequenza dall’estetica raffinata, Andrei Creţulescu ci invita a un viaggio notturno senza limiti, guidati dai tacchi di una donna misteriosa dall’impermeabile beige. Ma chi è questa donna? …Ramona?
Attenzione: alcune scene, soggetti o immagini potrebbero urtare la sensibilità del pubblico.
KUNG FURY di David Sandberg
Svezia, 31’, Fiction, v.o. con sott
GULDBAGGE 2016 per il Miglior Cortometraggio
Kung Fury, maestro di arti marziali dalla tecnica surrealista, è detective nel corpo della Polizia di Miami. Quando Adolf Hitler, alias “Kung Führer”, ritorna dal passato, Kung Fury si lancia in un viaggio spazio-temporale per regolare definitivamente i conti con il leader nazista…
Un film d’azione insolito e volutamente kitsch che rivisita un larghissimo ventaglio della cultura pop anni ’80.