ESULI: LE GUERRE di Barbara Cupisti (Italia 2015, 70′)

Data di inizio
13 Febbraio 2016
Data di fine
13 Febbraio 2016
Categoria
    Archivio
Stato
Concluso

ESULI: LE GUERRE di Barbara Cupisti (Italia 2015, 70′)

Il documentario Esuli, le Guerre è dedicato a chi è fuggito per mettere in salvo la propria vita e quella dei propri cari. Dai campi profughi, agli insediamenti informali, dai profughi urbani a quelli integrati nelle società che li hanno ospitati, il documentario da grande risalto alle storie di vita, ai ricordi, alle emozioni e alle aspettative dei protagonisti.
I vissuti personali, insieme alle testimonianze di esperti delle Nazioni Unite e alla presentazione di dati e statistiche restituiscono un quadro desolante, con migliaia di persone che vivono ai limiti della sopravvivenza, in condizioni di completo assistenzialismo e di precarietà abitativa, sanitaria, economica, sociale ed educativa.
Il documentario inizia con le immagini e le testimonianze raccolte nel campo profughi più grande al mondo: Dadaab in Kenya, dove i somali sfuggiti alla guerra civile nel proprio Paese vi risiedono da oltre vent’anni. Con una popolazione di 430.000 persone, per la gran parte provenienti dalla Somalia, il campo appare come un’immensa baraccopoli in cui la vita scorre scandita dalla distribuzione degli aiuti umanitari, attentati e scorrerie. Uscire dal campo è estremamente difficoltoso, a causa dell’alto livello di pericolosità della zona e anche per il fatto che la gran parte dei profughi sono sprovvisti di documenti d’identità.
Dall’Africa si passa alla guerra in Siria che ha causato la fuga di oltre due milioni di persone, generando la crisi umanitaria più grave dell’ultimo decennio. Le storie si snodano tra la Giordania e la Turchia: nel campo di Zaatari, a 12 Km dal confine tra Siria e Giordania, che cresce con un ritmo tale da averlo reso la quarta città della Giordania con i suoi 150.000 abitanti e nel campo di Ackakale, uno dei 15 campi profughi allestiti dal Governo turco.
Queste zone sono state visitate pochi mesi dopo l’esplosione dell’emergenza umanitaria causata dal grande numero di profughi che iniziava a fuggire dalla Siria.
Il documentario si conclude con le storie dei profughi palestinesi del 1948. Usciti dal Paese con la convinzione di rientrarvi dopo pochi giorni, si trovano ancora oggi lontani dalla propria terra, con i loro figli e nipoti a cui hanno tramandato lo status di rifugiato. Racconti di umiliazione e rinascita di fronte alle sponde del Mar Morto che per pochi chilometri separa i nostri protagonisti dal proprio Paese, dalle case abbandonate e dai propri cari mai più rivisti.

Candidato al Nastro D’Argento

(Replica)

  • Data di inizio
    13 Febbraio 2016 18:00
  • Stato
    Concluso
  • Categoria

      Archivio